Un'intervista agli alunni del CPIA della Spezia

 

“Oggi facciamo un’intervista…” sull’Italia e l’italiano.

di Federica Ottomanelli

L’intervista è un’attività coinvolgente che aiuta lo studente straniero adulto a parlare di se stesso e delle proprie esperienze, tramite delle domande mirate a costruire un discorso. Ho deciso di realizzare un’intervista, svolta in data 20 aprile, e di porla ad alcuni alunni appartenenti al corso di lingua italiana di livello A2, presso il CPIA della Spezia.

Questa attività è stata molto apprezzata dagli studenti, che hanno risposto con entusiasmo alle domande, fornendo degli spunti interessanti di confronto su diversi argomenti. L’intervista è stata proiettata con la LIM: ognuno ha risposto oralmente e poi successivamente ha scritto autonomamente la propria risposta su un foglio. I temi affrontati nell’intervista, oltre che personali, sono anche di carattere sociale: si pongono alcune domande circa l’integrazione e quanto l’italiano sia importante al fine dell’inserimento nella società.

Da dove venite?

La maggior parte degli intervistati proviene dal Bangladesh (4 studenti), 3 studenti vengono dal Marocco, 1 dalla Repubblica Dominicana e 1 dall’Albania.  

Da quanto tempo siete in Italia?

Riassumo le risposte in un grafico:



Che cosa vi piace dell’Italia?

L: “Mi piace il clima, il mare, la montagna e la lingua italiana”; I: “Mi piace il cibo italiano”; R: “Il gelato italiano”; M: “Mi piace molto il comportamento delle persone”; N: “La gente è molto gentile. Mi piace il cibo, tutto è bellissimo, soprattutto il paesaggio, il mare e la lingua italiana”; F: “Mi piacciono le lasagne, la pizza, gli spaghetti ai frutti di mare”; S: “Mi piace la musica italiana, ascolto Elisa”.

È interessante notare come alcuni intervistati provenienti dalle zone del Bangladesh o della Repubblica Dominicana hanno mostrato un apprezzamento rispetto alla sicurezza e alla pulizia nel territorio italiano.

Che cosa, invece, non vi piace?

La risposta a questa domanda è stata più o meno la stessa per tutti: il razzismo.

R: “Non mi piacciono le persone a cui non piacciono gli stranieri”; N: “Non mi piace il razzismo. Qualche volta è capitato che, sedendomi sull’autobus, la persona accanto a me si sia spostata cambiando il proprio posto.”. 

Siete andati a scuola nel vostro paese? Per quanto tempo?

Tutti gli intervistati sono andati a scuola. I livelli raggiunti sono variegati: dalla scuola secondaria all’università.

L: “Nel mio paese (in Albania) non sono andata a scuola, ma ho vissuto in Grecia 22 anni dove ho frequentato la scuola. In Grecia ho studiato anche all’università, diventando maestra d’asilo.”

I: “Io sono andato a scuola 7 anni.”

R: “Io sono andata a scuola per quasi 12 anni.”

M:” Ho studiato fino a 15 anni.”

N.” Io sono diplomata, ho iniziato l’università, ma non l’ho finita.”

N:” Ho studiato 16 anni.”

S: “Io ho cominciato la scuola a 5 anni fino al diploma. Da piccolo, mi accompagnava la mia mamma.”

F: “Ho studiato 10 anni in Marocco.”

J: “Sono andato a scuola per 12 anni.”

Perché avete deciso di studiare l’italiano?

Tutti gli intervistati hanno scelto di studiare la lingua italiana perché ne hanno sentito la necessità. S. dice: “Perché vivo in Italia”, N. e R. aggiungono: “Perché è la lingua che si utilizza per tutto”, “Voglio imparare la lingua e usarla per parlare con le altre persone.”

Vi piace venire a scuola?

Tutti gli intervistati rispondono, sorridendo, che hanno piacere di venire a scuola. Gli studenti percepiscono la scuola come un luogo sicuro, in cui si forniscono tutti gli strumenti necessari per apprendere la lingua. Tutti gli alunni hanno notato miglioramenti nel proprio apprendimento e sono soddisfatti del servizio che la scuola offre.

È stato difficile imparare la lingua italiana?

La classe a questa domanda si divide: chi proviene dal Bangladesh e dal Marocco ha riscontrato più difficoltà, rispetto a chi proviene dall’Albania e dalla Repubblica Dominicana. Ovviamente la lingua madre condiziona molto il livello di difficoltà nell’apprendimento dell’italiano.

Dopo il certificato A2 continuerete a studiare l’italiano?

Tutti gli studenti intervistati hanno risposto positivamente. La maggior parte degli alunni vorrebbe continuare a studiare italiano e approfondire il proprio livello linguistico frequentando un corso B1. Il CPIA della Spezia offre la possibilità di proseguire gli studi per acquisire la licenza media. Questa alternativa è scelta da molti studenti, anche se si tratta di un percorso più impegnativo in quanto si richiede una presenza più assidua alle lezioni (5 giorni a settimana).

Che progetti avete per il vostro futuro?

Tutti gli intervistati vorrebbero continuare la propria vita in Italia, trovando un buon lavoro. N.: “Vorrei raggiungere il livello di lingua B1, per perfezionare il mio italiano e cercare al meglio un lavoro”; N: “Mi piacerebbe fare il corso di lingua B1, successivamente vorrei frequentare un corso per diventare Oss e lavorare in ospedale”. Qualcuno è più scaramantico, I: “Io vivo al presente, preferisco non pensare al futuro.” Qualcun altro, invece, risponde così: “Sarà Dio a decidere che cosa farò.”

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