Film animazione sull'Inclusione,     diversità e disabilità

 

La Gabbianella e il gatto 

«Prometti che non mangerai l'uovo» stridette aprendo gli occhi. «Prometto che non mi mangerò l'uovo» ripetè Zorba. «Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo» stridette sollevando il capo. «Prometto che avrò cura dell'uovo finché non sarà nato il piccolo». «E prometti che gli insegnerai a volare» stridette guardando fisso negli occhi il gatto. Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza. «Prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto» miagolò Zorba balzando direttamente sul tetto. Sepulveda costruisce un mondo dove aiutare chi è in difficoltà nonostante sia diverso è il valore supremo, dove riesce a volare soltanto chi osa farlo.

 

 Heidi

 Heidi è una bambina allegra, vivace che vive assieme al nonno tra i monti della Svizzera. Passa il suo tempo con l’amico Peter pascolando le capre del nonno. La sua vita viene stravolta quando sua zia decide di portarla a Francoforte. Qui conosce Clara costretta su una sedia a rotelle, e la sua rigida governante, la signorina Rottenmeier. Heidi viene istruita dal precettore di Clara, lega molto con lei ma, ben presto, la nostalgia del nonno e delle sue montagne hanno il sopravvento. Heidi, torna dal nonno, portando alla nonna di Peter dei panini soffici, e scrive una lettera a Clara, che non ci pensa due volte e la va a trovare…

 

Cuerdas

Cuerdas è la storia di una profonda amicizia tra una ragazza, Maria, e un bambino “speciale”: un bimbo che non può né camminare, né muoversi e neppure parlare poiché affetto da paralisi celebrale. La storia si svolge in un orfanotrofio ed ha inizio proprio con l’arrivo di Chair. Maria, con i suoi occhioni azzurri, entra subito in contatto con lui e anche se le difficoltà sono tante non si scoraggia ed è proprio grazie alle corde che riesce a superare i limiti della diversità e a divertirsi insieme a Chair.E’ proprio questo che il cortometraggio vuole mettere in evidenza, e cioè la possibilità di superare ogni limite, ogni vincolo, ogni barriera. Maria infatti vuole insegnare che non è affatto semplice superare le avversità ma è possibile, basta volerlo e affidarsi alla fantasia e alla creatività, superando quei pregiudizi che troppo spesso affollano la nostra mente, dunque la nostra vita.

 

Ant Bully

Appena arrivato in una nuova città, senza amici e tormentato da un bullo del quartiere, il piccolo Lucas sfoga la sua frustrazione su un nido di innocenti formiche del suo giardino. Ma un giorno le formiche reagiscono. Usando una pozione magica, fanno rimpicciolire Lucas alla loro dimensione e lo condannano a vivere come una formica nella loro colonia. In questo nuovo mondo, Lucas imparerà un'importante lezione sull'amicizia, inizierà a vedere la vita in modo diverso e infine troverà il coraggio per difendersi.Lucas saprà persino farsi valere di fronte al bulletto. Imparerà che non sempre i più forti hanno ragione e diritto di fare prepotenze, che l'unione fa la forza e che tanti piccoli, se uniti dall'amicizia e dallo spirito di gruppo, possono sconfiggere grandi nemici.

  

Le avventure di Fiocco di neve

 Rimasto orfano dopo l’uccisione della madre, un piccolo gorilla bianco della Guinea equatoriale viene affidato allo Zoo di Barcellona, ma prima passa per un periodo di adattamento da casa di Paula, la figlia dodicenne di un primatologo, che ne fa il suo migliore amico e gli dà un nome: Fiocco di Neve. Una volta allo Zoo, però, nonostante il colore eccezionale del suo pelo attiri visitatori da tutto il mondo, il cucciolo ha seri problemi con la famiglia di gorilla che dovrebbe adottarlo e invece lo respinge, in quanto “diverso”. Pronto a tutto per essere accettato, Fiocco di Neve scappa in cerca dell’aiuto della Strega del Nord, senza sapere che l’odioso Luc De Sac vuole rapirlo per fare del suo cuore un amuleto contro la sfortuna che lo perseguita


Khumba

Nella comunità delle zebre che vivono in Sudafrica c'è un nuovo nato a cui viene dato il nome di Khumba. Il piccolo ha però una diversità: solo metà corpo è a strisce. L'altra metà è bianca. Questo fa sì che quando sopravviene la siccità lo si accusi di esserne la causa. Venuto a sapere di una leggendaria fonte magica in cui le prime zebre apparse sulla terra si immersero per avere le strisce, Khumba parte insieme a uno gnu e a uno struzzo. In agguato c'è però il temibile leopardo Phango.

 

 Film...

 

La forma dell'acqua

 Il regista porta in scena un film in cui le sue predilezioni gotiche si intersecano con sentimentalismi, diversità e problematiche socio-politiche, in cui la fiaba confluisce con la realtà regalandoci una pellicola dal finale carico di significati e per niente scontato.Attraverso la curiosità e la sensibilità della protagonista Elisa, la donna muta impiegata presso un centro di ricerca governativo, verso  una creatura a metà tra uomo e anfibio, venerata come un dio nel villaggio amazzonico da cui è stata prelevata ma trattata come un topo da laboratorio da perfido colonnello, intenzionato a tutti i costi a vivisezionarlo e a studiarne l’apparato respiratorio.
C’è allora perplessità in questa scoperta che lo spettatore compie insieme alla protagonista ma c’è soprattutto apertura, comprensione ed empatia; c’è fin dalla prima scena, fin dal primo frangente in cui intuiamo che il mondo di Elisa può incastrarsi perfettamente con quello dell’uomo-anfibio poiché entrambi condividono la stessa percezione sognante dell’esistenza, parlano un linguaggio arcaico e universale in un mondo distratto a farsi la guerra, massacrarsi e talvolta girarsi dall’altra parte pur di non vedere, pur di non agire. L’acqua diviene l’ambiente privilegiato in cui isolarsi; la comfort zone in cui sperimentare l’amore autentico: dalla vasca in cui Elisa si provoca piacere ogni mattina alla stessa vasca che la donna usa per tenere in vita la creatura. E ancora l’acqua che sgorga dalla vasca del laboratorio o che fa pressione contro le pareti domestiche dell’abitazione della donna, adibita a nido d’amore per l’anomala coppia.

 

Copperman

 Anselmo è un bambino molto particolare. Dotato di grandissima fantasia e sensibilità, affronta la quotidianità da solo con la madre in maniera tutta sua: ha sviluppato un'ossessione per i colori, per le forme circolari e soprattutto per i supereroi. Desidera tanto possedere anche lui dei superpoteri per poter salvare il mondo come il padre, che in realtà lo ha abbandonato subito dopo la sua nascita. Questo desiderio cresce dopo aver conosciuto Titti, una bambina molto stravagante, che però viene costretta ad allontanarsi presto da lui. Anselmo cresce ma non smette di guardare il mondo in maniera infantile tanto che, grazie all'aiuto di un caro amico di famiglia, si trasforma in Copperman, l'uomo di rame, che di notte aiuta a ripulire il proprio paese dalle ingiustizie. Le responsabilità di Copperman diventeranno più grandi quando finalmente Titti tornerà a casa. L'espediente supereroistico qui non ha infatti nulla di ultraterreno, ma diventa una semplice fantasia infantile per affrontare dei traumi, delle problematiche intrinseche nei personaggi. Senza pietismo ed al tempo stesso senza superficialità, si mettono in campo le classiche dicotomie tra buoni e cattivi filtrate dagli occhi di un bambino che non è mai cresciuto.

 

Wonder

Auggie Pullman ha undici anni e sogna di essere invisibile. Vuole diventare un astronauta e andare nello Spazio perché è convinto che lassù, nessuno potrà obiettare sul suo aspetto. Tuttavia, anche se c'è un casco che lo protegge, anche se c'è una famiglia amorevole che lo coccola, per lui arriva il momento in cui è necessario confrontarsi con il resto del mondo.Il protagonista è un ragazzino nato con una deformazione facciale, la sindrome di Treacher-Collins. Per migliorare la fisionomia del viso ha dovuto subire decine di interventi chirurgici. Nonostante gli sforzi Auggie, intelligentissimo e brillante ma anche molto consapevole per la sua età, non ha un volto che passa inosservato.Auggie deve frequentare per la prima volta un anno scolastico. Difatti, dai cinque ai dieci anni, ha studiato con la madre, Isabel. L'ingresso nella Beecher Prep School, scuola privata diretta dal severo ma comprensivo preside Tushman, è traumatico. Il ragazzino viene osservato con sospetto: si ritrova al centro dell'attenzione anche quando il suo unico desiderio è scomparire; ben presto poi alcuni compagni lo prendono di mira ironizzando, spesso pesantemente, sul suo aspetto. Vittima di bullismo, si chiude in se stesso toccando con mano l'ipocrisia e la cattiveria di cui possono essere capaci i suoi coetanei.Per fortuna, nel corso del suo accidentato cammino, trova sulla strada qualche amico. Si avvicinano a lui Summer e Jack, due ragazzini molto sensibili che comprendono il suo stato d'animo. Una figura molto importante la riveste il prof. Browne che, con le sue lezioni, è in grado di ispirare fiducia e coraggio negli alunni. Una serie di eventi, scatenati da un party di Halloween, mette Auggie in condizione di crescere e capire qual è e quale può essere il suo posto nel mondo. 

 

Quasi amici

 La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia, subisce un'impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, aiutarlo nella fisioterapia e via dicendo Driss non tiene a freno la sua personalità. Diventa così l'elemento perturbatore in un ordine alto borghese fatto di regole e paletti, un portatore sano di vitalità e scurrilità che stringe un legame di sincera amicizia con il suo superiore, cambiandogli in meglio la vita.La Francia bianca e ricca che incontra quella di prima generazione e mezza (nati all'estero ma cresciuti in Francia), povera e piena di problemi. Utilizzando la cornice della classica parabola dell'alieno che, inserito in un ambiente fortemente regolamentato ne scuote le fondamenta per poi allontanarsene

 

Mio fratello rincorre i dinosauri 

 Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Un romanzo di formazione che diventa film che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere. 

 

Forrest Gump


 Seduto sulla panchina alla fermata dell’autobus di Savannah, Forrest Gump racconta con voce lenta. Racconta della sua vita, dei problemi mentali e fisici che si porta dietro dalla nascita, di come la mamma fosse la sola persona ad accettarlo per quello che era, del suo amore da sempre per Jenny, l’unica che, sullo scuolabus, lo lasciava sedere a fianco a lei. Fu proprio lei a convincere Forrest Gump a togliersi i tutori dalle gambe e a correre. Da quel momento Forrest vive in prima persona trent’anni di vita americana…

 

Mi chiamo Sam

Sam è il padre di una bambina e la sua intelligenza è proprio quella di un bambino di sette anni. Significa che sua figlia, fra poco, sarà più matura di lui. La bimba gli viene tolta dagli assistenti sociali ed è affidata a una famiglia "normale". Ma Sam decide di non arrendersi e di combattere la dura battaglia col sistema per riavere la figlia. Lo aiuterà l'avvocatessa Michelle Pfeiffer, a sua volta madre... provata. Il film non si vergogna di rappresentare la vicenda in chiave sociale ma soprattutto sentimentale.

 

The Imitation game

The Imitation Game rivela le sue intenzioni fin dal titolo: perché è un gioco di sotterfugi e contraffazioni che riguarda non solo il codice nazista, ma anche la stessa attività del gruppo di esperti riuniti per decifrarlo, costretti ad operare sotto copertura. Più profondamente, il "gioco imitativo" caratterizza la vita stessa di alcuni di quegli scienziati, Turing in testa, obbligato a nascondere la propria diversità al mondo, e in particolare a quella società inglese che sforna eccentrici e poi li confina ai margini del proprio rigido e ottuso conformismo.
Turing, una sorta di idiot savant con un prodigioso talento per i numeri e una parallela inettitudine per la convivenza sociale, è il martire perfetto, in questo schema claustrofobico: infatti immolerà il suo genio per la salvezza di tutti, costruendo un macchinario di nome Christopher, e cadendo vittima della ristrettezza di vedute di chi non possedeva neanche un grammo della sua capacità visionaria. Una mente prodigiosa costretta a vivere "in codice", e incapace di decifrare i comportamenti altrui, né di tradurre i propri in comunicazione umana.

 


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