COSA E' UN ALBO ILLUSTRATO E COME PUO' ESSERE USATO NELLA DIDATTICA

COSA E' UN ALBO ILLUSTRATO?

L’albo illustrato o picturebook è uno strumento spesso sottovalutato, ma che può esser molto utile per avvicinare i bambini e i ragazzi alla lettura e che può esser sfruttato nella didattica grazie alle sue caratteristiche.  

Si tratta di libri, di vario formato e contenuto, caratterizzati dal fatto che la narrazione è sempre accompagnata da illustrazioni. Esistono albi privi di parole, i silentbook, che affidano la narrazione alle sole immagini, rafforzando il ruolo  co-autoriale del lettore.

Gli albi illustrati si prestano molto alla lettura ad alta voce e possono accompagnare il rapporto tra l'adulto e il bambino sin dai primi anni di vita. La lettura di un albo illustrato può essere utile per avvicinare il bambino, che non sa ancora leggere, al libro.  Il bambino è incuriosito e quindi motivato all’ascolto grazie alla presenza delle immagini, ciò può favorire il sorgere di un atteggiamento positivo nei confronti della lettura.

Tale strumento può esser utilizzato anche nella didattica, già dalla scuola dell’infanzia e fino alla scuola secondaria. Fondamentale, così come gli organizzatori grafici, le mappe, i power point, è il fatto che sfrutti più canali: visivo, uditivo e cinestesico, fondamentali per stimolare i vari stili di apprendimento. La lettura ad alta voce e le immagini attirano l’attenzione dell’ascoltatore e facilitano la comprensione e l’apprendimento, anche nei bambini o nei ragazzi le cui abilità attentive risultano più deboli. Si tratta di uno strumento molto inclusivo proprio grazie alle caratteristiche già evidenziate, va sottolineato che le immagini oltre a stimolare i processi attentivi, facilitino anche la comprensione, e così come tutte gli organizzatori grafici forniscano un supporto alla comprensione del testo. 
L'albo illustrato è uno strumento che si adatta a tuttiː alunni stranieri, alunni con disturbi dell’apprendimento, alunni con disabilità intellettive, con scarsa attenzione ecc.  
Chi è particolarmente sensibile al tema dell’inclusione si potrebbe chiedere come sia possibile definire l’albo illustrato uno strumento inclusivo di fronte ad un ragazzo non vedente o ipovedente. È necessario allora ricordare l’esistenza di libri tattili, nei quali il testo è in braille, mentre le immagino sono in rilievo e possono essere costruite con vari materiali e vari spessori.

La lettura dell’albo illustrato può essere inserita in un contesto di peer education, possibilmente in un laboratorio di lettura. Durante tale attività l’alunno assume un ruolo attivo, leggendo il testo ad alta voce, l’insegnate svolge invece il ruolo di mediatore, favorendo e incentivando la discussione che scaturisce dopo la lettura. La discussione opportunamente modulata favorisce l’interazione tra gli alunni, lo scambio di conoscenze ed emozioni, fortificando il rapporto tra i membri del gruppo classe. Sarebbe opportuno inserire l’attività all’interno di un percorso programmato dettagliatamente, in cui sono stati stabiliti degli obiettivi didattici precisi. L' obiettivo principale che si intende raggiungere con un'attività di questo tipo è l’avvicinamento del bambino-ragazzo alla lettura e al libro, che viene presentato come qualcosa di piacevole e di allettante, grazie alla struttura dell'albo stesso e alle illustrazione, ma anche tramite l'attività di lettura e confronto con i compagni di classe, che si deve configurare come un momento di socializzazione e leggerezza, pur puntando a obiettivi profondi. Durante la lettura di un albo illustrato, gli alunni ascoltatori sono portati ad attivare strategie di ascolto di testi orali e a sviluppare la capacità di interagire sostenendo le proprie idee. I lettori sono spinti verso l’ acquisizione di tecniche di comprensione del testo scritto e di tecniche di lettura adeguate. La discussione e il dibattito puntano, soprattutto allo scambio di idee e alla condivisione di esperienze personali e quindi all’acquisizione di competenze trasversali e in particolare delle soft skill.

UN ESEMPIO PRATICO

Un albo illustrato che si presta a vari tipi di attività è IL BUON VIAGGIO di Beatrice Masini e Gianni De Conno.

Si tratta di un albo che può esser utilizzato in apertura dell’anno scolastico, soprattutto all'inizio di un ciclo scolastico, interpretando l'ingresso in una nuova scuola come l'inizio di un viaggio. Allo stesso modo può esser utilizzato in conclusione di un ciclo scolastico, inteso come un viaggio che sta per concludersi. Può esser proposto all’interno di laboratori di lettura, in cui viene affrontato il tema del viaggio, oppure di laboratori di lettura-scrittura autobiografica, in cui si chiede agli alunni di raccontare un viaggio, reale o inventato. Può esser proposto poco prima di una gita scolastica, oppure poco dopo. 

La lettura di questo albo si adatta a bambini e ragazzi di tutte le età, al variare dell'età corrisponderanno riflessioni diverse, ad esempio, i bambini più piccoli potranno interpretare il viaggio come una passeggiata, come il percorso da casa a scuola, come una vacanza in famiglia, quelli un po' più grandi potranno interpretare il viaggio come vacanza, ma anche un viaggio di studio o di lavoro, oppure metaforicamente come il percorso all'interno della scuola, o addirittura come metafora della vita.

L’albo illustrato IL BUON VIAGGIO si apre con una proposta riflessione:

«Uno ti dice buon viaggio ... 
Tu dici grazie e poi parti 
e non ci pensi più 
perchè pensi soltanto al tuo viaggio 
che sta per cominciare 
ed è la cosa più importante di tutte. 
O almeno così sembra. 
Ma quand'è che un viaggio è buono?»

Seguono una serie di riflessioni contrastanti sul perchè un viaggio può esser definito un buon viaggio: un viaggio può esser intrapreso con una meta precisa, oppure la meta può esser scoperta strada facendo, si può intraprendere in modo solitario o in compagnia, si può andar incontro a degli imprevisti che magari si trasformano in belle sorprese, ecc.

Ritornando alle varie occasioni in cui si può leggere questo albo: può esser proposta a ragazzi di prima media in apertura dell’anno scolastico, come spunto di riflessione sul viaggio appena concluso, quello della scuola elementare e in vista di un viaggio da intraprendere, quello della scuola media. Le contraddizioni e le immagini fungono da spunti di riflessione, per cui l’insegnante può stimolare gli alunni a parlare del viaggio concluso e delle aspettative sul viaggio che sta per iniziare, in modo da creare un ambiente classe positivo, di collaborazione, favorendo lo scambio di opinioni, esperienze personali e di emozioni. Si può riflettere sul come il viaggio ha avuto inizio, le persone incontrate durante questo viaggio, le emozioni provate, quindi momenti positivi e momenti negativi, gli ostacoli incontrati e le sorprese, ci si può interrogare su ciò che ci si aspetta dal nuovo viaggio.

La lettura può esser proposta, come detto precedentemente, a ragazzi di terza media, a conclusione dell’anno scolastico, qui oltre alle riflessioni riportate in precedenza si potrebbe proporre di riempire la valigia del buon viaggio con ricordi, emozioni, incontri, esperienze e conoscenze acquisite.

IL BUON VIAGGIO può esser proposto all’interno di un laboratorio di lettura o scrittura e quindi può essere utilizzato per proporre una serie di riflessioni sul viaggio, un viaggio realmente compiuto o che si desidera intraprendere, un viaggio da cui si intende ritornare o un viaggio senza ritorno. Le immagini presentano una costante, la valigia, si può dunque riflettere su cosa portare in un viaggio oppure sul cosa riportare a casa dal viaggio, sulle persone con cui si è intrapreso il viaggio o con le quali si vorrebbe intraprendere, sui timori che un viaggio può suscitare oppure su ciò che ci si aspetta di vedere e di scoprire.

IL BUON VIAGGIO è semplicemente un esempio, su come gli albi illustrati, possano essere usati nella didattica, su come, se adeguatamente usati, possano incuriosire gli studenti e avvicinarli alla lettura, su come possano essere usati per creare un clima positivo tra compagni ma anche nel rapporto insegnante-alunni. Esistono diversi generi e tipologie di albi illustrati e possono essere sfruttati in diverse situazioni, ci si può focalizzare sui contenuti e sceglierli tenendo in considerazione le tematiche affrontate.

Commenti

  1. Buongiorno, trovo molto interessante il tema degli albi illustrati come strumento didattico. Sono una buona strategia anche nell'ambito della mediazione culturale che compiamo noi operatori museali e, a questo proposito, vorrei segnalarti una casa editrice i cui libri mi sembrano ben fatti: Topipittori. In particolare, segnalo il link all'albo che si intitola "Al museo", che racconta le "avventure della piccola Eva, grande esploratrice del quotidiano".
    Ecco il link, spero ti sia utile: https://www.topipittori.it/it/catalogo/al-museo
    Grazie dell'approfondimento!

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    1. Buongiorno, sicuramente gli albi illustrati si prestano ad esser utilizzati in diversi ambiti! Ti ringrazio per la tua segnalazione e per aver evidenziato un'alternativa all'uso in ambito scolastico.

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